La complessità nascosta di un mockup
Mostrare un mockup senza illustrare il contesto, il punto di partenza e il processo che ha portato a determinate scelte ci esporrebbe a una critica ingiusta. Sarebbe come mostrare una partitura musicale a chi non sa leggere le note e chiedergli di giudicarne la bellezza. A un occhio inesperto, potrebbe sembrare un insieme di segni senza senso, ma per un musicista è l’espressione di un’opera d’arte.
I nostri mockup, in particolare quelli realizzati con l’AI, potrebbero sembrare dei template gestionali. Ma la loro vera essenza risiede in ciò che contengono al loro interno:
Identità dell’utente: chi è l’utente, quali sono le sue competenze e perché si trova su quella specifica schermata.
Gerarchia delle informazioni: cosa è davvero importante e cosa no. Le scelte di design, come la dimensione di un pulsante o la posizione di un testo, sono il risultato di una profonda analisi delle priorità.
Supporto alle decisioni: quali dati e informazioni servono all’utente per prendere una decisione in modo rapido e consapevole.
Percorso utente: ciò che vogliamo che l’utente faccia e il percorso più veloce e intuitivo per raggiungere l’obiettivo.
Aspetti quantitativi: un’attenzione maniacale a metriche e KPI (Key Performance Indicators) per un design basato sui dati.
Tutto questo si applica a processi aziendali interni, spesso complessi e specifici, che richiedono soluzioni su misura, non a flussi standard come la prenotazione di un biglietto aereo.
Non un’opera d’arte, ma un’opera di ingegneria
Il nostro lavoro è un processo di trasformazione di un input (le esigenze del cliente) in un output (il prodotto), sottostando a vincoli stringenti di vario tipo, come tempi e risorse.
In questo senso, un mockup è molto più di un semplice schizzo grafico. È il risultato di una vera e propria ingegneria di processo. Dietro ogni elemento c’è una decisione razionale, basata su un’analisi approfondita. Non è un’opera d’arte da ammirare per la sua bellezza, ma un progetto funzionale, pensato per essere efficiente, veloce e intuitivo.
Takeaway principali
L’estetica non è tutto: l’efficacia di un software si misura dalla sua capacità di risolvere problemi e di abilitare processi efficienti, non dal suo impatto visivo.
Ogni mockup è il risultato di un processo: dietro ogni scelta di design c’è un’analisi approfondita dell’utente, dei suoi bisogni e del contesto aziendale.
Il contesto è fondamentale: un mockup “nudo e crudo” non ha senso. Va giudicato all’interno del processo che lo ha generato e del problema che si propone di risolvere.
La priorità è la funzionalità: quando si sviluppa un software per un’azienda, la priorità non è l’effetto “wow”, ma la razionalità e la fluidità dell’interazione con i dati.
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