Fare mockup non è opere d'arte, ma ingegneria

I mockup non sono opere d'arte

Il nostro lavoro non punta all’effetto “wow”. Non facciamo siti web o applicazioni per vincere premi di design. Il nostro obiettivo è creare prodotti che abilitino processi efficienti e veloci nelle aziende. In questo ambito, ciò che conta sono la funzionalità, la razionalità e la fluidità dell’interazione dell’utente con i dati.
Meme di bambino sorridente con frase: Perché non parliamo mai di noi?

Non ci mostrate mai i vostri mockup. Neanche quelli fatti con l’AI. Perché?

La domanda, lo sappiamo, nasconde un sottinteso: “I vostri mockup sono brutti, vero?”. È una curiosità legittima, ma la risposta è più complessa e, per certi versi, più interessante. La verità è che non vogliamo esporci a un giudizio superficiale, un giudizio basato unicamente sull’impatto visivo.

Il nostro lavoro, infatti, non punta all’effetto “wow”. Non facciamo siti web o applicazioni per vincere premi di design. Il nostro obiettivo è creare prodotti che abilitino processi efficienti e veloci nelle aziende. In questo ambito, ciò che conta non è l’estetica fine a sé stessa, ma la funzionalità, la razionalità e la fluidità dell’interazione dell’utente con i dati.

La complessità nascosta di un mockup

Mostrare un mockup senza illustrare il contesto, il punto di partenza e il processo che ha portato a determinate scelte ci esporrebbe a una critica ingiusta. Sarebbe come mostrare una partitura musicale a chi non sa leggere le note e chiedergli di giudicarne la bellezza. A un occhio inesperto, potrebbe sembrare un insieme di segni senza senso, ma per un musicista è l’espressione di un’opera d’arte.

I nostri mockup, in particolare quelli realizzati con l’AI, potrebbero sembrare dei template gestionali. Ma la loro vera essenza risiede in ciò che contengono al loro interno:

  • Identità dell’utente: chi è l’utente, quali sono le sue competenze e perché si trova su quella specifica schermata.

  • Gerarchia delle informazioni: cosa è davvero importante e cosa no. Le scelte di design, come la dimensione di un pulsante o la posizione di un testo, sono il risultato di una profonda analisi delle priorità.

  • Supporto alle decisioni: quali dati e informazioni servono all’utente per prendere una decisione in modo rapido e consapevole.

  • Percorso utente: ciò che vogliamo che l’utente faccia e il percorso più veloce e intuitivo per raggiungere l’obiettivo.

  • Aspetti quantitativi: un’attenzione maniacale a metriche e KPI (Key Performance Indicators) per un design basato sui dati.

Tutto questo si applica a processi aziendali interni, spesso complessi e specifici, che richiedono soluzioni su misura, non a flussi standard come la prenotazione di un biglietto aereo.

Non un’opera d’arte, ma un’opera di ingegneria

Il nostro lavoro è un processo di trasformazione di un input (le esigenze del cliente) in un output (il prodotto), sottostando a vincoli stringenti di vario tipo, come tempi e risorse.

In questo senso, un mockup è molto più di un semplice schizzo grafico. È il risultato di una vera e propria ingegneria di processo. Dietro ogni elemento c’è una decisione razionale, basata su un’analisi approfondita. Non è un’opera d’arte da ammirare per la sua bellezza, ma un progetto funzionale, pensato per essere efficiente, veloce e intuitivo.

Takeaway principali

  • L’estetica non è tutto: l’efficacia di un software si misura dalla sua capacità di risolvere problemi e di abilitare processi efficienti, non dal suo impatto visivo.

  • Ogni mockup è il risultato di un processo: dietro ogni scelta di design c’è un’analisi approfondita dell’utente, dei suoi bisogni e del contesto aziendale.

  • Il contesto è fondamentale: un mockup “nudo e crudo” non ha senso. Va giudicato all’interno del processo che lo ha generato e del problema che si propone di risolvere.

  • La priorità è la funzionalità: quando si sviluppa un software per un’azienda, la priorità non è l’effetto “wow”, ma la razionalità e la fluidità dell’interazione con i dati.

Guarda questo video su:

Tommaso Salvetti

Co-Founder | Ad @ BitBoss