I rischi della (non) consapevolezza
Chi si trova in questa condizione non ha la spinta necessaria per colmare le proprie carenze. Non si pone domande, non valuta i rischi, e la conseguenza più immediata è la frustrazione di chi dovrà poi prendere in mano il lavoro e portarlo avanti.
Immaginiamo due scenari comuni in un team di prodotto:
Lo UX designer che non sa di non sapere: Disegna interfacce complesse senza avere la minima idea di cosa siano un database o un'API. Dà per scontato che le informazioni appaiano magicamente sullo schermo o che "ci penserà l'intelligenza artificiale". Il suo design può essere esteticamente impeccabile, ma strutturalmente irrealizzabile o inefficiente.
Lo sviluppatore che non sa di non sapere: Prende in carico un progetto senza comprendere a fondo le esigenze dell'utente o il valore di una buona esperienza d'uso. Realizza funzionalità, ma lo fa senza considerare l'impatto sul prodotto finale, creando un'applicazione che potrebbe essere tecnicamente perfetta, ma poco intuitiva e usabile.
Queste dinamiche sono purtroppo molto comuni nei team di sviluppo e portano spesso a incomprensioni, ritardi e spreco di risorse.
Un ponte tra i ruoli: dalla teoria alla pratica
Le frizioni sorgono spesso tra ruoli che, pur lavorando a stretto contatto, non conoscono a fondo il lavoro altrui. UX designer e marketer, ad esempio, gravitano attorno al mondo della programmazione, talvolta spaventati dalla sua complessità e ignorando quanto il loro lavoro sia strettamente connesso a quello degli sviluppatori.
Un UX designer che ha avuto modo di vedere da vicino come il proprio lavoro impatta sullo sviluppo, non solo impara a creare design più sensati e realizzabili, ma soprattutto acquisisce la consapevolezza di ciò che ancora non sa. Questa consapevolezza è la chiave per la crescita professionale e per la realizzazione di progetti di successo.
Ecco alcuni consigli pratici per costruire questo ponte tra i ruoli:
Chiedi e ascolta: Non aver paura di fare domande. Chiedi a uno sviluppatore come il tuo design verrà implementato. Chiedi a un marketer come un'azione tecnica impatta sulla conversione. Ascolta attentamente le loro risposte per capire le sfide e le logiche che governano il loro lavoro.
Partecipa agli incontri di allineamento: Cerca di partecipare a meeting che non sono strettamente legati al tuo ruolo. Sarà l'occasione per comprendere i processi altrui e per mettere in discussione le tue certezze.
Impara le basi: Non devi diventare uno sviluppatore, ma imparare le basi della programmazione, anche solo concettualmente, ti permetterà di disegnare interfacce più efficaci e funzionali. Per un UX designer, capire il concetto di API, database o front-end vs back-end può fare la differenza.
Condividi il tuo lavoro: Presenta i tuoi design o i tuoi piani di marketing al team di sviluppo non solo per ottenere un'approvazione, ma per avviare una discussione costruttiva su come migliorare il prodotto finale.
Riassunto e takeaway
La chiave per evitare la sindrome del "non so di non sapere" è la consapevolezza. Ampliare i propri orizzonti professionali e capire cosa c'è "ai margini" del proprio lavoro è un investimento fondamentale per la carriera e la qualità dei progetti.
I punti chiave da portare a casa sono:
Nessuno sa tutto: è normale avere delle lacune, ma è fondamentale esserne consapevoli.
La consapevolezza genera crescita: capire cosa ti serve per fare meglio il tuo lavoro è il primo passo per migliorarti.
Il team è una squadra: lavorando a stretto contatto con altri professionisti, puoi imparare a capire le loro esigenze e rendere il tuo lavoro più efficace e allineato.
Non limitarti al tuo ruolo: esplorare le attività altrui non solo ti renderà un professionista più completo, ma ti aprirà anche a nuove scoperte.
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