Secondo il grafico quasi l'80% dei developer mette al primo posto il trattamento economico quando deve valutare se accettare o meno una nuova offerta di lavoro, ma ciò che è interessante sono le altre motivazioni che, tutto sommato, non si distaccano poi così tanto in punti percentuale dalla prima. La flessibilità di orario e di luogo di lavoro interessa al 63,2% di developer intervistati e questo pone ancora una volta l'accento sul desiderio di libertà che accomuna tanto i freelance quanto i dipendenti. Anche la prospettiva di crescita e di leadership assume un ruolo importante, sottolineando quanto non siano da sottovalutare le aspettative di carriera dei singoli. Le nuove tecnologie sono un fattore importante per più della metà degli intervistati.
Molte aziende lamentano il fatto che gli sviluppatori costano troppo e che questo sia un freno alla trasformazione digitale, ma il grafico sopra citato mostra come si possano trovare altri modi per rendersi attrattivi. È interessante notate come alcuni fattori come ad esempio la quantità di tempo libero compaia tra gli ultimi posti in classifica a favore dei fattori che ormai abbiamo capito essere fondamentali: il trattamento economico, la flessibilità e le prospettive di crescita. Una domanda in particolare posta ai developer freelance all'interno della ricerca presta il fianco a questa tesi: è stato chiesto agli intervistati perché avessero scelto la carriera da freelance e il 53,6% del totale ci ha risposto che la motivazione sta nella libertà garantita da quel tipo di lavoro, contro solamente un 13% che dice di aver preso questa scelta per motivi economici.
Quanto guadagnano gli sviluppatori di software in Italia?
È pur vero che il fattore più importante segnalato dagli sviluppatori è quello economico. Vale quindi la pena soffermarci su questo dato e cercare di rispondere ad una domanda: quanto guadagnano gli sviluppatori di software in Italia?
Secondo l’indagine il 49% dei developer dipendenti dichiara di guadagnare tra i 1500€ e i 2000€ netti al mese. Per quanto riguarda i freelance invece, la fascia più densa (34%) applica tariffe lorde giornaliere tra i 200€ e i 300€. Si tratta di cifre importanti che sono dovute ad un aumento della domanda rispetto ad un'offerta che, seppur in crescita non riesce a colmare il gap. Arriviamo quindi alla questione più spinosa: gli sviluppatori di software costano troppo? La risposta a questa domanda può variare di molto rispetto alla seniority, al ruolo ricoperto in azienda e al valore che può portare una singola risorsa. Vero è che per quanto uno sviluppatore possa difendere la coerenza della propria tariffa, per le aziende si può trattare di un costo molto alto, soprattutto per quelle piccole realtà che non possono permettersi un tale investimento. Il succo della questione però non sta tanto nel prezzo, quanto nella qualità della risorsa specifica. La mancanza generale di offerta fa sì che il prezzo medio aumenti, ma non bisogna generalizzare mettendo tutti gli sviluppatori sullo stesso piano, potenzialmente la tariffa di un freelance che costa dai 200€ ai 300€ al giorno può essere giusta per una risorsa valida, ma troppo per un developer alle prime armi che comunque, vista la situazione di mancanza di offerta può permettersi di alzare il prezzo.
Se ci limitiamo ad osservare gli sviluppatori con un'esperienza lavorativa superiore ai 5 anni, il 65,4% non applica mai tariffe inferiori ai 150€ giornalieri, mentre quasi il 30% non applica mai tariffe inferiori ai 300€ al giorno. Gli sviluppatori con più esperienza però sono anche quelli che hanno bisogno di meno supervisione, più facili da inserire e che portano il maggior valore in azienda. In ogni caso queste tariffe, unite alla mancanza di offerta, fanno in modo che tutti alzino i prezzi e ciò fa aumentare ancora di più il divario tecnologico tra grandi aziende e piccole imprese che non riescono ad affrontare l'investimento.
L'ecosistema degli sviluppatori italiani
In conclusione, l’ecosistema degli sviluppatori italiani è composto da persone sostanzialmente soddisfatte del proprio lavoro, ma allo stesso tempo attente a valutare condizioni di lavoro più favorevoli. Questo denota una costante ricerca di situazioni sempre più favorevoli e stimolanti. Le aziende che ricercano figure di questo tipo devono stare attente a tutto questo se vogliono offrire un ambiente lavorativo stimolante a figure che sono sempre attente alle nuove opportunità. Diventa fondamentale, soprattutto da parte delle aziende che non dispongono di grandi budget da destinare all'innovazione, rendersi attrattivi dal punto di vista della qualità del lavoro garantendo flessibilità lavorativa, libertà in fatto di scelte tecniche, aggiornamento contino e crescita professionale. Solo in questo modo si può competere in un mercato in continua espansione.