L'ecosistema degli sviluppatori in Italia: freelance

The state of development in Italy - 2020

Freelance

Andiamo ora a indagare nello specifico la figura del developer freelance.

Titoli di studio

Prendendo in considerazione solo la categoria dei freelance, la suddivisione dei titoli di studio di chi ha partecipato al sondaggio rimane più frammentata rispetto all'analisi generale effettuata in precedenza.

In questo senso, il mondo dei freelance pone sicuramente meno barriere all'ingresso se paragonato al mondo aziendale, in cui è richiesto un titolo per ricoprire un ruolo specifico all'interno dell'azienda. Rimane in ogni caso preponderante la parte di freelance che dichiara di essere in possesso di studi tecnici, attestandosi su un 53,7%. 

Tariffa giornaliera

Tra i freelance intervistati, il 25,6% ha dichiarato di applicare tariffe lorde giornaliere inferiori a 100€, mentre il 6% ha dichiarato di applicare tariffe superiori ai 400€/giorno.

Se ci limitiamo ad osservare gli sviluppatori con un'esperienza lavorativa superiore ai 5 anni, il 71% di chi ha più di 5 anni di esperienza non applica mai tariffe inferiori ai 150€ giornalieri, mentre il 52% di chi ha più di 5 anni di esperienza non applica mai tariffe inferiori ai 200€ al giorno.

Di seguito le risposte filtrate per developer con esperienza superiore ai 5 anni.

Agli intervistati è stato poi chiesto se capita loro di accettare tariffe giornaliere più basse a fronte di commesse che prevedono orizzonti temporali più ampi, oppure addirittura a tempo indeterminato: la risposta è stata affermativa nell’83,2% dei casi. Di questi però, solo il 21,7% ha dichiarato di applicare tariffe fortemente più basse per questi tipi di contratti.

Ricerca di nuovi clienti

Un argomento indagato e sicuramente molto sentito dai freelance è quello legato alla difficoltà di trovare nuovi clienti. 

Il 33,6% degli intervistati ha dichiarato di non avere alcun problema a trovare nuovi clienti, contro il 21,4% che invece ammette di trovare spesso difficoltà in questo senso.

Riguardo alla modalità di acquisizione, l’83,7% ha dichiarato che è il passaparola a garantire loro la maggior parte dei lavori.

Tra le piattaforme social LinkedIn è la più utilizzata per trovare nuovi clienti, con un 31,2%, seguita da Facebook con un 11,4%. Ci sono poi le piattaforme di intermediazione (21,8%) e le altre forme di marketing attivo (7,4%) come siti web personali, partecipazione a forum e personal branding.

Dove sono localizzati i clienti

La maggioranza degli intervistati lavora con clienti Italiani, su scala nazionale o locale.

Interessante notare che più del 20% dichiara di lavorare anche con clienti esteri. In particolare questi dati dimostrano (se ce ne fosse bisogno) come la distanza fisica che può intercorrere tra il freelance e il suo committente non rappresenti un ostacolo significativo.

Compensi in Italia e all'estero

Di tutti coloro che hanno dichiarato di lavorare anche con committenti esteri, il 74,3% ammette di ricevere compensi mediamente più alti fuori dall’Italia. Questo dato è un’ulteriore prova del già noto gap retributivo che esiste tra Italia e alcune nazioni estere, tra cui gli Stati Uniti.

Tipologia di clienti

Con quali tipi di committenti hanno a che fare gli sviluppatori freelance? Sono presenti intermediari o si interfacciano direttamente con il cliente finale? Il 71,5% dei freelance, ha dichiarato di lavorare principalmente con i clienti finali. Il 52% ha affermato di lavorare con società di sviluppo, e il 38,9% dialoga con intermediari non tecnici.

Luogo di lavoro

Una percentuale molto alta di intervistati (76,5%) ha dichiarato di lavorare principalmente da casa. Un 14,5% ha affermato di possedere un ufficio personale, mentre gli altri principali luoghi di lavoro sono la sede del committente (4,5%) e i coworking (3,6%).

Ore settimanali dedicate allo sviluppo

Stando alle risposte del nostro campione, un developer freelance sviluppa in media 36 ore a settimana, mentre più del 25% degli intervistati sviluppa per più di 50 ore a settimana.

Libertà tecniche

Il 50,2% del nostro campione apprezza particolarmente la possibilità di avere libertà di azione in fatto di scelte tecniche. Abbiamo dato al nostro campione la possibilità di valutare, su una scala da 1 a 10, quanto è importante la libertà di scegliere in autonomia le tecnologie da utilizzare.

Questi dati aprono la riflessione sull’importanza data alla libertà di poter prendere decisioni tecniche in autonomia, aspetto che caratterizza da sempre il lavoro del freelance.

 In una scala da 1 a 10, nessun intervistato ha dato una valutazione inferiore al 5.

La figura del project manager

Abbiamo poi chiesto ai nostri intervistati quanto reputano importante la possibilità di interfacciarsi con un project manager tecnico. A questa domanda, più del 65% degli intervistati ha assegnato, su una scala da 1 a 10, un voto pari o superiore a 8.

Impatto del Covid-19 sul lavoro di un developer freelance

La recente emergenza covid e il conseguente lockdown, secondo quanto emerso dai dati, hanno influito sì, sulla mole di lavoro dei developer freelance, ma per la maggior parte di loro i cambiamenti sono avvenuti in positivo.

Durante l’emergenza, il 35,5% degli intervistati afferma di aver avuto un incremento positivo sul lavoro. Il 31,8% ha dichiarato di non aver subito mutamenti significativi del volume di lavoro. Solo il 17,3% ha dichiarato di aver subito una flessione negativa nei mesi di lockdown.

L'impatto sul settore risulta essere complessivamente positivo, probabilmente a causa della spinta alla digitalizzazione delle imprese in seguito alle mutate abitudini dei consumatori.

Passare ad un lavoro da dipendente

Il 30% degli intervistati non si dichiara disposto a rinunciare parte della propria libertà e del proprio compenso per avere un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, contro l’8,6% che si direbbe assolutamente disposto a farlo. Si tratta di un ulteriore dato a riprova del fatto che la libertà gioca un ruolo importantissimo nella vita lavorativa dei developer freelance intervistati.

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