The state of development in Italy 2022: Tecnologie

The state of development in Italy - 2022

Tecnologie

Ogni anno esploriamo i tipi di applicazioni più sviluppati e indaghiamo gli strumenti e le tecnologie che i developer utilizzano maggiormente. Quest'anno abbiamo posto un focus non solo sulle tecnologie più sfruttate in ambito lavorativo, ma anche su quelle più studiate e desiderate e che gli sviluppatori ritengono essere più interessanti da conoscere per il futuro.

Tipi di applicazioni

Lo sviluppo web domina ancora una volta la classifica. Il 73,8% dei nostri intervistati afferma di lavorare su applicazioni web lato back-end, mentre il 65,5% si dedica allo sviluppo front-end.

Lo sviluppo di librerie e framework (65,5%) sale al terzo posto della nostra classifica, superando il mobile (25,1%). Il gaming, come per il 2021, si attesta ad un 5% del totale, superando però machine learning, BI e altri tipi di programmazione come infrastrutture cloud, VR e App No Code.

È interessante notare come la maggior parte dei developer intervistati dichiari di lavorare su più tipi di applicazioni: il 21,6% sviluppa sia web che mobile mentre, se prendiamo a riferimento gli sviluppatori web, il 55,3% dichiara di lavorare sia lato front-end che back-end.

Linguaggi e tecnologie più utilizzati

Per il terzo anno consecutivo Javascript si attesta come linguaggio di programmazione più comunemente utilizzato. Il 68,5% dei nostri intervistati afferma infatti di lavorare con questa tecnologia. Anche HTML/CSS e SQL mantengono le loro posizioni tra le tecnologie più diffuse, rispettivamente con il 55,4% e il 45,7%. TypeScript supera PHP con il 37,5% e diventa il quarto linguaggio più diffuso tra il nostro campione.

Phyton sale di posizione rispetto all'anno scorso superando C# ed entrando della top 10. Ad ogni modo lo scenario si presenta frammentato e, come per il grafico precedente, molti sviluppatori hanno dimostrato di espandere le proprie competenze a diversi stack tecnologici.

Linguaggi e tecnologie più desiderati, esplorati o studiati

È interessante vedere come i risultati cambino se si indagano non le tecnologie utilizzate attualmente, ma quelle reputate interessanti da esplorare per il futuro.

In questo caso Phyton sale alla prima posizione (26,6%), dimostrando di attirare l'interesse di molti sviluppatori. Al secondo posto Go (26,4%) seguito da Rust (23,6%).

Una percentuale degli intervistati (5,9%) si dice non interessata ad apprendere o esplorare nuove tecnologie.

Framework di sviluppo?

L’82,9% degli intervistati dichiara di fare sempre utilizzo di framework di sviluppo, rendendoli strumenti fondamentali per il lavoro della maggior parte degli sviluppatori. Rimane divisa in parti uguali la restante percentuale del campione tra chi ne fa uso solamente in determinate circostanze (17,1%) e chi non ne utilizza mai (17,1%).

I framework più utilizzati

In questo 2022 React (che abbiamo inserito in questa classifica pur essendo una libreria) supera Angular e si guadagna il primo posto tra i framework più comunemente utilizzati attestandosi sul 32,8%. Seguono Angular, Vue.Js e Spring Boot, rispettivamente con il 31,9%, il 25,4% e il 20,8%. Perde posizioni Laravel, che scende al quinto posto con il suo 17,8% di preferenze.

Salgono Next.js (12,3%), Flutter (12,3%) e Flask (9,1%) mentre scende di posizioni Django che si attesta all'8,5%. Il 6,4% degli intervistati ha dichiarato di fare uso di framework più di nicchia, proprietari o aziendali.

I framework più desiderati, esplorati o studiati

React rimane in testa anche tra i framework più studiati e desiderati per il futuro (24,8%). Flutter sale in seconda posizione con il suo 23,6% mentre è interessante come il 18,1% degli intervistati abbia dichiarato di non avere alcun interesse nell'esplorare nuovi framework.

Ancora una volta emergono la frammentazione di questo ecosistema e il vasto ventaglio di possibilità a disposizione dei developer.

CMS

Come l'anno scorso, tra il campione preso in esame emerge un utilizzo abbastanza marginale dei CMS. Più della metà degli sviluppatori intervistati dichiara di non farne mai uso (56,9%), mentre il 37,1% conferma di utilizzarli saltuariamente e solo il 5,9% afferma di servirsene regolarmente.

I CMS più utilizzati

Wordpress rimane indubbiamente il CMS più utilizzato tra coloro che fanno uso di questi strumenti. Prestashop, che si attesta al secondo posto, si distanzia dal primo in classifica di quasi 60 punti percentuale.

Resta frammentata la distribuzione dei CMS meno diffusi. Resta bassa la percentuale relativa all'utilizzo di CMS headless (1,9%) e di CMS proprietari o aziendali (3,1%).

Sistema operativo

Windows è il sistema operativo più utilizzato dal nostro campione per uso professionale, mentre Linux supera MacOs con il 42,4% delle preferenze.

Resta piuttosto marcato il distacco tra i principali sistemi operativi e l'insieme di sistemi meno conosciuti e utilizzati.

Codebase testing

Abbiamo chiesto ai nostri intervistati come gestiscono il testing della loro codebase.

La maggioranza di loro dichiara di eseguire test manuali in prima persona o di lasciare questo compito a terze parti. Solamente il 29,6% degli intervistati si serve di test automatici, mentre il 16,7% dichiara di utilizzarli solo occasionalmente.

I test di non regressione e la metodologia dello sviluppo guidato dai test (TDD) sono ancora relativamente poco utilizzati. Ad ogni modo emerge come le modalità di testing del codice possano cambiare da un progetto all'altro o anche in base ai team all'interno della stessa azienda. In generale emerge un maggiore utilizzo di test manuali rispetto ai sistemi automatici.

Software di completamento e suggerimento del codice

Il 75% degli intervistati dichiara di non utilizzare o di non aver mai utilizzato software di completamento e suggerimento del codice basati su AI.

Tra coloro che utilizzano o hanno già utilizzato questi strumenti, Copilot va per la maggiore (17,4%), seguito da Tabline (9,4%) e Kite (2,6%).

Prendendo in esame coloro che dichiarano di utilizzare questi strumenti, il 58,7% li valuta in maniera abbastanza positiva in quanto in grado di semplificare il lavoro, ma senza grandi stravolgimenti. Il 23% rimane agnostico non fornendo alcuna opinione in merito, mentre sono pochi coloro che si dividono ai due estremi tra chi accoglie con entusiasmo questi strumenti (2,4%) e chi ne da un'opinione molto negativa (1,7%), ritenendola una tecnologia poco utile e riponendo in essa scarse aspettative per il futuro.

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